Due persone sono state arrestate per la scomparsa di un camionista a Vigevano. Il 48enne sarebbe stato ucciso e poi gettato nel fiume Ticino.
VIGEVANO (PAVIA) – La svolta è arrivata nella notte tra il 10 e l’11 febbraio 2021: due persone sono state arrestate per la scomparsa di un camionista a Vigevano, in provincia di Pavia. Secondo quanto raccontato dal Corriere della Sera, la coppia sarebbe accusata di aver ucciso e poi gettato il corpo senza vita del 48enne nel fiume Ticino. Le ricerche sono in corso.
“L’uomo – si legge nel provvedimento del fermo – sarebbe stato ucciso con pugni, calci e con l’utilizzo di uno strumento da muratore comunemente denominato mazzetta“. Il movente sarebbe legato a soldi e droga.
La scomparsa
La scomparsa dell’uomo risale allo scorso 3 gennaio, quando il 48enne aveva inviato un sms di di auguri dalla cognata. Da quel momento non si era saputo più niente.
A denunciare la scomparsa erano stati i vicini di casa. Il cane abbaiava ininterrottamente e gli inquirenti non hanno trovato nessuno nell’appartamento, se non un tablet.
Le indagini
Le indagini si sono concentrate subito sul passato dell’uomo. La svolta arrivata nella notte tra il 10 e l’11 febbraio. A finire in manette due persone con precedenti per droga ed estorsione. Sarebbero stati loro, almeno secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ad uccidere il 48enne e poi gettare il cadavere nel fiume Ticino. Sono in corso le ricerche per trovare il corspo.
Sul movente dell’omicidio sono ancora tutti gli approfondimenti. Il delitto sarebbe legato a un debito collegamento all’acquisto di droga e alla vicenda di un incidente stradale. Lo scontro sarebbe stato provocato da uno dei fermati, ma la colpa doveva cadere sulla vittima. Nei prossimi giorni saranno chiariti tutti gli aspetti di questa vicenda con l’obiettivo di individuare il motivo che ha portato alla morte del camionista.